I Social Media, grazie alle loro caratteristiche intrinseche, sono strumenti versatili e flessibili, adatti anche a operazioni di marketing che possano valorizzare e dare la giusta visibilità agli sponsor e partner FCI. La gestione dei social media non è da sottovalutare, serve un piano di comunicazione ben definito e adattabile alle singole esigenze.
L’obiettivo finale resta quello di creare un’immagine unica, coordinata, credibile e più forte, sia per i nostri tesserati, per i partner e per tutto il pubblico in generale.
Comunicazione: il sito è la porta d’ingresso digitale della Federazione. Va rivisto nella sua immagine e nelle sue funzionalità facilitando la comunicazione esterna, quindi la promozione, ed interna.
Serve una piattaforma riservata a tutti i tesserati volta a comunicare direttamente con la FCI sui diversi argomenti da poter proporre al Consiglio Federale. Tutte le proposte pervenute saranno vagliate ed eventualmente inserite negli Ordini del Giorno dei Consigli Federali e discussi al fine di allargare il bacino di idee e ascoltare la voce del movimento.
ATTIVITA’ SPORTIVA
Strada
Al fine di garantire la continuità del percorso sportivo degli atleti è opportuno prevedere una premialità per le società che sviluppano una filiera nel settore giovanile, di almeno 3 categorie, evitando la dispersione dei talenti che potrebbero manifestare una maturità atletica più lenta. Riconoscimento che deve essere riservato anche alle società U23 che attivano questa filiera verso il basso.
Maggior integrazione del movimento ciclistico italiano in ambito internazionale.
Valorizzazione delle squadre Continental.
Revisione della “governance” del mondo professionistico.
Maggiore integrazione dei vari livelli tecnici, con rapporti più stretti tra tecnici regionali e Commissari Tecnici Nazionali con il coinvolgimento nelle trasferte delle Nazionali al fine di favorirne la crescita.
Pista
La pista è da sempre una vera e propria fucina di medaglie, sarà fondamentale continuare ad investire nel settore e negli impianti. Non c’è dubbio che senza il Velodromo di Montichiari non sarebbe arrivato l’oro Olimpico di Elia Viviani.
Potenziamento e valorizzazione dei Centri Pista regionali con idonee dotazioni tecniche e riattivazione del Circuito Intercentri.
Revisione della struttura attuale con l’introduzione di una nuova figura che possa fungere da interfaccia tra tutti i centri pista e la Commissione per monitorare il funzionamento dei Centri e soddisfare le richieste di supporto tecnico e di materiale necessario allo svolgimento dell’attività.
Creazione di un’ “Academy” con foresteria, palestra, centro medico e biomeccanico, ossia un polo di specializzazione anche per il settore veloce che, ad oggi in Italia, è molto povero in sinergia con la BMX che ha il Centro di preparazione olimpica nella vicina Verona. Il Comune di Montichiari, interpellato al riguardo, ha già espresso parere positivo in tal senso condividendo il progetto con l’impegno al reperimento fondi necessari allo sviluppo dei progetti. La Gran Bretagna ha 5 velodromi coperti, l’Italia merita di più.
Dovrà essere incentivato l’interscambio e la sinergia fra le specialità veloci della pista e il settore BMX, come già avviene nel resto del mondo, anche prevedendo il coinvolgimento dei Corpi Militari.
L’obiettivo è la realizzazione di un modello pilota da riprodurre in aree strategiche differenti della nostra penisola. Il progetto “Academy” deve diventare la sede dei campus estivi federali in località turistiche dove coinvolgere i baby ciclisti che possono così avvicinarsi alle due ruote e respirare la magia del ciclismo.
Fuoristrada
Il settore fuoristrada rappresenta il 56% dei tesserati, e deve essere supportato per continuare a crescere. Per questo motivo deve poter contare su una miglior visibilità, a partire dalla Mtb, con degli accordi ad hoc con le emittenti televisive per poter dare il meritato spazio Media, come già riscontrabile dall’interesse espresso da parte di diversi broadcaster.
Per quanto riguarda le categorie agonistiche Mtb saranno valutate possibili modifiche del criterio di assegnazione dei punti top class in modo da ridurre i costi a carico delle società e delle famiglie che per partecipare alle gare sono costrette a lunghe trasferte.
Sarà favorita la formazione di rappresentative regionali che possano cimentarsi nelle gare su strada in modo incentivare la interdisciplinarietà e ridurre la dispersione atletica dei giovani che praticano questa disciplina.
In questo settore sarà prioritario il coinvolgimento dei tecnici delle varie specialità, anche con l’introduzione della figura di un Coordinatore. Oltre alle discipline del Cross Country, Marathon, Ciclocross e BMX, si dovrà prestare particolare attenzione e prevedere investimenti anche nelle specialità emergenti come DH, Trial, Freestyle, Enduro.
Attività giovanile
Anche il ciclismo giovanile merita un’attenzione particolare vista la sua importanza strategica volta allo sviluppo fisico e morale dei giovani. Per questo motivo va incentivata la collaborazione con Enti di promozione sportiva (EPS), che costituiscono un bacino importante e strutturato, per sviluppare la pratica del ciclismo all’interno delle attività oratoriali e dei campus estivi.
A questo proposito garantiamo il nostro impegno a far sì che l’attività giovanile non ecceda i limiti del sano agonismo che è propedeutico alla crescita del patrimonio giovanile della nostra nazione.
Settore Femminile
A livello nazionale il settore femminile ci regala da anni soddisfazioni e medaglie.
Serve però un maggiore supporto alle società nelle categorie più critiche; quella Juniores è quella più penalizzata dai costi elevati derivanti dal calendario che è molto povero di gare su strada e soprattutto su pista. Per questa ragione servono incentivi e/o contributi per organizzatori e società.
Il nostro obiettivo è quello di equiparare il movimento italiano a quello di alcune nazioni estere che contano su una percentuale di tesserate pari al 35%.
Questo è un obiettivo sul quale verranno effettuati investimenti e dedicata particolare attenzione.
Settore Paralimpico
Il settore paralimpico è da sempre fonte del maggior numero di medaglie alle Paralimpiadi e ai Campionati Mondiali. Serve un maggiore supporto e visibilità per le categorie meno conosciute: Ciclo, Tandem e Triciclo. Ad oggi, infatti, tali categorie, a differenza dell’Handbike che ha un calendario nazionale e regionale molto ricco, non trovano spazi in alcun evento se non in gare di carattere internazionale.
Per questa ragione servono aiuti e contributi per organizzatori e società al fine di svolgere promozione e incentivare la partecipazione dei molti tesserati che oggi la Federazione conta.
Anche per queste categorie serve un lavoro di informazione da coordinare con i tanti media presenti sul territorio.
Sarà importante prevedere un collegamento con i centri di riabilitazione sul modello già adottato dall’INAIL e con le strutture e le associazioni interessate nell’assistenza del settore dei diversamente abili, anche mettendo a disposizione mezzi meccanici adeguati.
Settore Amatoriale
La Federazione è la casa di tutti i ciclisti; il settore amatoriale è un mondo da salvaguardare perché rappresenta il core business dell’industria “ciclismo” che ruota intorno a questi adulti, che hanno una disponibilità di spesa maggiore rispetto agli atleti/e di altre categorie agonistiche. Questo settore merita attenzione e servizi di alto livello: informatici, assicurativi e di visibilità grazie all’effetto virtuoso che sono in grado di sviluppare sul territorio.
Sarà necessario prevedere un investimento mediatico per intercettare gli oltre 100.000 utenti della bici che attualmente non sono tesserati con iniziative e incentivi che valorizzino l’appartenenza alla Federazione.
Un’importante nicchia in continua crescita è costituita dall’attività delle ciclo-storiche, scatto fisso, E-bike e Gravel, in grado di favorire un ciclismo lento come il cicloturismo.
In queste attività si dovrà investire in modo da favorire un incremento di tesserati e società coinvolte, prima di essere anticipati da altri enti e aggregazioni.
Sicurezza
Una problematica purtroppo sempre attuale è costituita dalla sicurezza con parametri che devono essere continuamente aggiornati e implementati. Ogni giorno i nostri tesserati e tutti gli utenti della bicicletta, sono coinvolti in incidenti gravi sia in gara e in allenamento.
Sono necessarie iniziative concrete per arginare definitivamente questo fenomeno.
Sicurezza sulla strada
Per quanto riguarda la sicurezza sulla strada è necessaria una maggior sensibilizzazione verso Enti ed Amministrazione locali per far comprendere l’importanza delle piste ciclabili vere, non le ciclopedonali. Favoriamo inoltre la promozione del fuoristrada nelle categorie giovanili per allenamenti da svolgere nei boschi e lontano dal traffico.
Senza sicurezza non ci può essere di conseguenza attività e quindi ne va anche del futuro dell’agonismo.
L’Europa ci spinge, anche attraverso bandi e incentivi, alla mobilità sostenibile, per questo si dovrà sostenere il movimento green e favorire al massimo la divulgazione dei bandi sulla mobilità, portando a conoscenza delle società della loro esistenza, e supportandole negli adempimenti burocratici per accedere ai vari bandi nazionali ed europei.
Il primo cambiamento è però culturale e deve partire proprio dal nostro movimento. Serve una struttura adeguata che si occupi specificamente di queste tematiche (mobilità sostenibile, sicurezza, impiantistica).
Una miglior tutela passa anche attraverso il miglioramento delle coperture assicurative esistenti.
Sicurezza nelle gare
Per questo si devono costituire le Commissioni regionali e la Commissione nazionale dei Direttori di Corsa con al loro interno rappresentanti delle Motostaffette, Scorte Tecniche e ASA, con incontri annuali per scambio di esperienze e valutazione su accadimenti e casistica, come per i giudici di gara, per effettuare le designazioni secondo i criteri che garantiscano la competenza adeguata ad ogni tipologia di gara.
La professionalità del Direttore di Corsa dovrà essere garantita con l’istituzione di un albo e di commissioni nazionali e regionali che effettueranno le assegnazioni (come per i giudici di gara) di queste figure professionali a garanzia della sicurezza degli atleti, in base al livello e alle categorie delle gare. Ciò potrà garantire una maggior tutela per i presidenti di Società e una maggior qualificazione e sicurezza nelle gare.
Giudici di Gara
Il ruolo dei GdG riveste una funzione importante per il controllo e la regolarità delle gare.
La Commissione Nazionale ha svolto un rilevante lavoro qualitativo e quantitativo, che potrà necessitare di impegno ulteriore per adeguare la categoria alla continua evoluzione di norme e regole relative soprattutto alla sicurezza delle competizioni.
Una criticità che dovrà quanto prima essere sanata è rappresentata dalla situazione relativa all’abbigliamento, insufficiente e non adeguato all’importanza del ruolo.
Impiantistica
E’ indubbio che il futuro del ciclismo passi attraverso la realizzazione di strutture e percorsi protetti che permettano lo svolgimento dell’attività giovanile in totale sicurezza.
Sarà impegno prioritario farsi promotore con le Amministrazioni locali, aziende e privati per la stipula di accordi e convenzioni che prevedano la possibilità di utilizzare percorsi già esistenti adattabili facilmente alle nostre esigenze quali ad esempio aree commerciali, zone industriali e private.
La Federazione, attraverso la Commissione impianti, dovrà garantire con i suoi tecnici specializzati la necessaria assistenza alle Amministrazioni locali e alle Società sportive che vorranno investire nell’impiantistica legata al ciclismo.
Settore Studi
La formazione è un argomento strategico che dovrà adeguare le proposte formative. I vari livelli di formazione dovranno prevedere un livello base e dei livelli superiori di formazione specifica (strada, pista, fuoristrada). Il Settore dovrà recepire le esigenze della base per elaborare soluzioni efficaci e finalizzate alla crescita del movimento. In concreto saranno le società e i direttori sportivi ad evidenziare necessità ed esigenze per fornire al settore elementi per adeguare i contenuti e le modalità delle formazione alle reali necessità.
Sarà introdotto un sistema dei crediti che tenga conto dell’attività effettivamente svolta dai tecnici e che eviti, almeno parzialmente, i corsi (ed i costi) di aggiornamento obbligatori previsti con un’attività alternativa di formazione (partecipazione a convegni, corsi e attività svolte).
Dovranno essere riviste le modalità di organizzazione dei corsi a livello regionale, restituendo ai Comitati le competenze di gestione e la valorizzazione dei propri tecnici mantenendo la gestione delle risorse.
Organi di Giustizia
E’ doveroso dedicare una riflessione ad un tema sempre delicato come gli Organi di giustizia.
Sarà garantita la massima trasparenza in tutte le attività della Giustizia Federale, così come l’indipendenza dei vari Organi.
CONCLUSIONI
Infine, un mio grande sogno: riportare la 6 Giorni a Milano e trasformarla in un prestigioso appuntamento del calendario internazionale. Un evento in grado di coinvolgere, con una serie di iniziative collaterali, la città del fashion per riuscire ad arrivare non solo al mondo del ciclismo.
Stiamo attraversando un momento molto particolare per il nostro movimento legato alla Pandemia. Da imprenditore ho sempre ritenuto che proprio nei periodi difficili non si debba smettere di investire nella propria azienda per non perdere competitività e poter stare al passo con i tempi. Lo stesso voglio fare per la FCI.
L’obiettivo primario è compattare il movimento, che si è disgregato durante questa campagna elettorale, per lavorare insieme allo scopo comune che è il bene del ciclismo.
Nel confermare la passione quale “filo conduttore“ della mia attività nel mondo del ciclismo e il senso del “motto” della mia candidatura, fin qui indubbiamente comprovato dai fatti, ribadisco il massimo impegno da parte mia e della mia squadra a far sì che la Federazione ed il Ciclismo Italiano possano avere l’importanza che gli compete a livello nazionale ed internazionale.