LA VITA È FATTA DI SFIDE
QUESTA È SOLO LA PROSSIMA.
Un passato da industriale e da ciclista, un presente da imprenditore e da allenatore derny. Questo è il fil rouge che lega la storia della mia famiglia a quella personale, con questo profilo posso essere utile. Se il ciclismo ha bisogno di me, io ci sono.
Ho avuto tanti stimoli dall’esterno e ricevuto tante richieste dal mondo del ciclismo per candidarmi, ma bisogna farlo per passione e non per interesse. Il mio vantaggio è che dopo tanti anni come dirigente federale, sempre cercando di far confluire l’aspetto sportivo con quello manageriale, conosco la materia.
Bisogna vedere il ciclismo in chiave moderna: la bicicletta gode oggi nel mondo di grande popolarità e di un rinnovato interesse e bisogna sfruttare l’occasione. Puoi avere in mano il miglior prodotto del mondo, ma se non lo comunichi efficacemente resta un valore fine a sé stesso.
Il ciclismo italiano ha un potenziale enorme e bisogna valorizzarlo, ma servono le competenze necessarie. Una federazione con 18 milioni di budget e più di 80 dipendenti ha bisogno di progettualità, non si può improvvisare. In molti chiedono un’impostazione più manageriale, con la mia esperienza lavorativa posso permettermi di offrirla.