DNA di famiglia
Gli inizi grazie alla passione di mio padre
Sono cresciuto in una famiglia in cui si respira ciclismo fin dalla nascita, grazie soprattutto a mio papà Mario che ha contribuito a scrivere la storia del ciclismo su pista italiano e non solo come allenatore stayer. Ho iniziato la mia attività agonistica nel 1978 come esordiente 2° anno, e già nel 1982 sono stato Maglia Azzurra al G.P. Reubiland (gara a tappa categoria Juniores) e Campione d’Italia indoor dietro motori in coppia con mio padre (correndo con i Dilettanti pur essendo ancora Juniores).
Dall’anno dopo ho cominciato a vestire la maglia azzurra in varie competizioni internazionali nelle specialità Dietro Motori fino alla vittoria nel G.P. di Parigi Stayer. Nel 1984 sono stato Maglia Azzurra al Giro della Grecia, così per gli anni a seguire finchè nel 1987 sono stato Maglia Azzurra alla gara a tappe “Centurion de Mallorca”, di cui ho anche vinto il prologo.
Il 1989 è stato il mio ultimo anno da atleta dopodichè ho chiuso una carriera che conta anche una dozzina di 6 Giorni disputate.
Nel 1999 è iniziata la mia carriera da Allenatore Derny con la 6 Giorni di Milano, la prima di una quindicina di 6 Giorni internazionali a cui ho partecipato e che mi hanno portato in giro per l’Europa, dalla Germania all’ Inghilterra.
Come Allenatore Derny ho trovato la mia perfetta dimensione, partecipando a molti Campionati Italiani e togliendomi parecchie soddisfazioni oltre a cogliere molti allori.
Nel 2007 sono stato Campione Italiano in coppia con Alan Marangoni, con cui l’anno dopo ho conquistato l’Argento. Di nuovo Medaglia d’Oro nel 2009 in coppia con Angelo Ciccone e di nuovo Argento nel 2011 in coppia con Thomas Alberio. Nel 2012 sono tornato Campione Italiano, stavolta in coppia con Elia Viviani, così come l’anno successivo in coppia con Marco Coledan. Nel 2015 la mia prima doppietta assoluta: Campione Italiano in coppia con Michele Scartezzini per gli uomini e Campione Italiano con Elena Cecchini tra le Donne.
Nel 2016 Campione Italiano in coppia con Francesco Castegnaro, nel 2017 Campione Italiano in coppia con Riccardo Minali e nel 2018 altra doppietta: Oro in coppia con Rachele Barbieri e Bronzo assieme ad Andrea Guardini. Nella mia ultima stagione agonistica, 2019, ho chiuso come Campione Italiano in coppia con Francesca Pattaro.
Oltre alla scena italiana ho frequentato anche la ribalta internazionale partecipando ad esempio più volte, oltre che alle citate 6 Giorni, ai Campionati Europei, vinti per la prima volta nel 2005 in coppia con Alexey Shmidt (Russia). Nel 2012 sono tornato campione europeo, questa volta in coppia con Davide Viganò.
Da lì Bronzo in coppia con Marco Coledan nel 2013, ancora in coppia con Davide Viganò per l’Argento del 2015, e ancora Bronzo nel 2017 in coppia con Riccardo Minali.
Anche in Europa, così come in Italia, ho chiuso la mia ultima stagione con la Medaglia d’Oro, stavolta in coppia con Marta Cavalli nel 2019.
Per quanto riguarda le competizioni internazionali ho vinto un Oro anche nella Coppa Europea 2011 in coppia con Cameron Meyer e Leigh Howard (Australia).
La mia carriera sportiva mi ha portato a ricevere una Stella di Bronzo CONI al Merito Sportivo ma, oltre all’ambito agonistico, mi ha visto cimentarmi anche in quello dirigenziale, a partire dalla Società di famiglia fondata da mio papà Mario nel 1961, la G.S. DARIMEC INGRANAGGI, che vanta tra le proprie vittorie 5 Campionati del Mondo, 4 Campionati Europei e più di 50 Campionati Italiani.
Con il Corso di Alta Formazione in Management Sportivo presso CONI LOMBARDIA Scuola dello Sport ho completato il mio percorso formativo per poi metterlo a disposizione anche della politica sportiva: due quadrienni come Consigliere del Comitato Regionale Lombardo di Federciclismo, a partire dal 2004, finché sono divenuto Vice-Presidente nel 2012, Vice-Presidente Vicario dal 2013 al 2016 e poi nel 2017 sono stato eletto Presidente.
Nel frattempo, sono stato anche Vicepresidente per quasi un decennio della sezione milanese della ANAAOI (Associazione Nazionale Atleti Azzurri ed Olimpici d’Italia), ma il mio impegno non si è limitato alla sfera nazionale: dal 2012 al 2020 sono stato infatti Componente della Commissione Strada della UEC.
Grazie alla mia carriera sportiva, oggi figuro con piacere e orgoglio tra i Soci del Panathlon di Milano.
“Cordiano è l’uomo giusto al momento giusto, perché ha le caratteristiche ideali per essere un ottimo presidente per il suo trascorso ciclistico, di imprenditore e per la gavetta nel Comitato Lombardo. In questo momento, come movimento, abbiamo bisogno di una guida nuova.”
“Nel Comitato Lombardo ha lavorato con profitto e potrebbe essere la persona giusta per la Federciclismo Nazionale.
Non sarà facile, ma lui ha le qualità per sviluppare nuove idee al meglio.
La Lombardia a pedali perde un ottimo elemento.”
“Ha sempre dimostrato una grande disponibilità nei confronti di noi corridori.
Lo ritengo una persona leale e questo dice tutto. Abbiamo bisogno di dirigenti appassionati, competenti e senza secondi fini.”