Governance e Risultati
Il lavoro di squadra per migliorarsi sempre
Prima ancora di vincere o perdere, il ciclismo è rispondere “presente!”. Ed è quello che ho fatto dal 21 febbraio 2021, data in cui il 55,90% dei voti dall’assemblea elettiva ha scelto di affidarmi la Presidenza della Federazione Ciclistica Italiana. Un traguardo tanto desiderato, ma che per me è stato soltanto un punto di partenza. La vera avventura è quella che sto vivendo da oltre due anni, in cui ho cercato di lasciare la mia impronta su un movimento di cui ho sempre fatto parte, prima da appassionato, poi da atleta e ancora da dirigente. Quello che mi lega al ciclismo è un sentimento profondo, nato quando ero bambino. Ma so anche che il mio ruolo impone grandi responsabilità: tutto va ponderato e pensato, perché sono al vertice di una Federazione importante e tutt’altro che piccola. Una grande famiglia fatta di tante componenti – strada, fuoristrada, paraciclismo e pista – che adotta metodologie comuni e che lavora con un unico obiettivo, ovvero rendere grande il ciclismo italiano.
Le soddisfazioni finora non sono mancate: nei sedici anni precedenti alla mia gestione, la media delle medaglie in un anno era di 45,3. Noi, di contro, al primo anno abbiamo portato l’asticella a 97 metalli, che lo scorso anno sono arrivati addirittura a 130. Per non parlare dei trionfi olimpici e paralimpici, fiore all’occhiello di una governance che punta sempre più in alto.
Ma la vera vittoria è la nuova impostazione che ho voluto dare alle Nazionali, perché un successo non arriva mai per caso: una nuova organizzazione del comparto tecnico a cui abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti possibili, investendo maggiori risorse e dando maggiore attenzione alle esigenze tecniche. Un movimento sempre più compatto, grazie alla ritrovata idea di far tutti parte di una sola squadra.
Quando mi chiedono qual è il segreto delle nostre vittorie, a me piace dire che è il clima che si è venuto a creare in seno ad un grande gruppo di lavoro, composto da persone qualificate e con competenze specifiche nei vari settori di responsabilità, in grado di portare un contributo concreto.
Quella che ho visto nascere e crescere nei miei due anni di presidenza è una nuova mentalità che esalta il lavoro di squadra e allarga il concetto stesso di multidisciplinarietà, non più richiesta soltanto agli atleti, ma che parte anche dal lavorare a stretto contatto a livello di gestione tecnica.
C’è tanto su cui si lavora e su cui si lavorerà ancora di più: l’impegno sul tema della sicurezza sulle strade, il lavoro di promozione a 360 gradi, l’apertura a “nuove” forme di ciclismo come Randonnée ed Esports, gli investimenti sugli impianti e sulle grandi corse. Una Federazione che oggi ha una nuova veste ed una nuova immagine, accompagnata da partner di spessore che hanno scelto di accompagnarci lungo questo entusiasmante viaggio. Migliorarsi di certo non sarà facile, ma abbiamo l’obbligo di continuare a provarci.
Successi agonistici
- Organizzazione delle Nazionali come un Team Professional;
- Maggiori risorse per l’attività di alto livello;
- Maggior attenzione nei confronti delle esigenze tecniche degli atleti;
- Bus a disposizione delle nazionali;
- Nascita Team performance;
- Rilancio settore velocità.
Federazione economicamente virtuosa
- Bilancio 2021 chiuso in attivo con importante avanzo nonostante maggiori spese dovute alle Olimpiadi e alla ripresa completa dell’attività dopo la pandemia;
- Aumento del patrimonio federale, con importanti risorse a disposizione della Federazione per progetti speciali;
- Aumento delle risorse a disposizione dei Comitati regionali, incentivati a utilizzare i contributi derivanti dalla federazione centrale attraverso il finanziamento di progetti;
- Aumento delle entrate derivanti dalle attività di sponsorizzazione con il non secondario effetto di aver ‘pulito’ la Maglia delle Nazionali: spazio a disposizione per eventuale main sponsor;
- Contributo alle società organizzatrici (500.000 euro) per incentivare l’organizzazione di gare;
- Convenzione con ANAS per facilitare rilascio autorizzazioni;
- Rimodulazione del progetto per la realizzazione del Velodromo di Spresiano;
- Destinazione fondi PNRR al progetto ‘Centro di preparazione olimpica federale’ di Montichiari.
Organizzazione complessiva della Federazione
(che nel 2022 ha segnato un aumento dei tesserati e delle società affiliate, tornate ai livelli del 2017)
- Razionalizzazione e riorganizzazione uffici federali;
- Nuovo magazzino federale e rinnovo parco mezzi a disposizione di Nazionali e comitati;
- Modifica del settore della Formazione con la nascita della Scuola tecnici;
- Razionalizzazione dell’attività dei Centri di avviamento, con il riconoscimento di maggiori risorse a loro disposizione;
- Ridefinizione dell’elenco delle Scuole di ciclismo con la cancellazione di quelle non operative o che non rispettavano i parametri indicati e l’inserimento di nuove;
- Apertura a ‘nuove’ forme di ciclismo, come Randonee e Esport (nascita del primo circuito esport, che apre nuovi orizzonti per il tesseramento e il marketing);
- Progetto 3R settore amatoriale: certificazione delle granfondo;
- Avvio di una campagna di tesseramento, che sarà ulteriormente potenziata nel corso dell’anno con l’aiuto di un’agenzia di comunicazione.
Nuova immagine della Federazione
- Nuovo fornitore abbigliamento da riposo;
- Nuovo Logo federale a seguito di concorso a cui hanno partecipato oltre 500 soggetti da tutte le parti del mondo;
- Rinnovata veste del Giro d’Onore;
- Migliorata l’attività di comunicazione delle Nazionali in occasione degli eventi internazionali.
Rapporti istituzionali
- Consigli federali itineranti, per far sentire la vicinanza al territorio e per allacciare rapporti con Enti locali;
- Impegno per portare in Italia i ciclisti ucraini e per la loro attività;
- Proposte sulla sicurezza;
- Uniformare su tutto il territorio italiano le procedure per il rilascio del nulla osta per l’organizzazione di gare;
- Commissariamento Lega e riforma della stessa;
- Riallacciati rapporti con le istituzioni per sicurezza (Ministro Interni), aspetti normativi e fiscali (Ministro dello Sport), riconoscimento Guide Cicloturistiche (Ministro Turismo);
- Rapporti più stretti con RCS e Aso in occasione dei Grandi Giri;
- Assegnazione per i prossimi 5 anni di Giro U23 e Giro Donne a RCS che assicura qualità organizzativa e una serie di vantaggi economici per l’attività giovanile.